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Report CNU 2018: anche Campobasso un po’… bianconera!

Report CNU 2018: anche Campobasso un po’… bianconera!

Bottino CUS Udine di 11 medaglie raccolte… e qualcuna sfumata!

Il nuovo murale che copre tutta la facciata di ingresso del PalaVazzieri è l’immagine più significativa di una Campobasso sportiva che vuole stare al passo con i tempi, migliorarsi e rimanere in contatto con il resto dello sport italiano e che allo stesso tempo fa fatica a rimanere in scia al cambiamento.

Un CNU 2018 questo del Molise che bissa quello del 2010 e in cui il grande impegno e la buona organizzazione del CUS Molise fanno fatica a nascondere le difficoltà logistiche e la mancanza di servizi e attrazioni della città di Campobasso.

Il CUS Udine, come nelle recenti edizioni delle Finali, si è presentato anche in Molise con una rappresentativa degna quantitativamente e qualitativamente di CUS e Università metropolitani, la rappresentativa dell’ateneo friulano era infatti composta da circa 70 elementi tra atleti, tecnici ed accompagnatori, guidata dal direttore tecnico Enrico Tion e “accompagnata” dalla social media manager Federica Paviola.

Dopo 10 giorni di gare ad evento concluso si può parlare di un bilancio positivo con un medagliere, strumento di valutazione che forse andrebbe rivisto, composto da una medaglia d’oro, 6 medaglie d’argento e 4 medaglie di bronzo, bottino sicuramente importante per il CUS Udine che lascia però l’amaro in bocca per il percorso delle squadre alle finali.

Bruciano infatti l’eliminazione per differenza reti della squadra di calcio a 5 con due vittorie su 3 partite, a causa di una vile combine organizzata nell’ultima gara del girone ad opera delle formazioni del CUS Camerino, compagine il cui livello d’istruzione andrebbe verificato, e il CUS Caserta, che con un tradizionale “biscotto” di matrice calcistica più elevata, hanno volutamente preferito qualificarsi entrambe (giocando una per perdere e l’altra per arrivare seconda, pur potendo qualificarsi anche come prima del girone) ai danni del CUS Udine. Brucia ancora di più che questo sia accaduto al gruppo guidato da Marco Grossi e dal mister Gianluca Asquini che da sempre hanno messo davanti ai risultati, ottimi comunque con 3 scudetti nel recentissimo passato, la lealtà sportiva e la correttezza. Questi i protagonisti bianconeri, accompagnati anche dal dirigente Michele Francaviglia: Michele Collevati, Lorenzo Dall’Arche, Edoardo Della Bianca, Mattia Fabbro, Andrea Favaro, Matteo Figel, Gianmarco Mattiola, Andrea Osso Armellino, Gabriele Pellegrino e Andrea Sironi.

Brucia anche l’eliminazione della squadra di Pallavolo, i ragazzi di Paolo Mattia hanno sprecato nella seconda gara l’occasione per chiudere la qualificazione vincendo 3- 0 con un CUS Bologna in giornata negativa uscendo, per un solo set, dalle semifinali a cui erano approdati nelle ultime due edizioni. Si sono così dovuti fermare ai gironi Boris Fregolent, Thomas Rosson, Lorenzo Zanuttigh, Marco Cecutti, Federico Spizzo, Zuer Msatfi, Davide Beltramino, Nico Sessolo, Daniele D’Ercole, Giovanni Carpanese e Nicholas Moretti.

Anche i baskettari udinesi di coach Gerometta hanno qualche rammarico per non aver colto la possibilità di entrare nelle quattro semifinaliste. Il girone eliminatorio aveva offerto loro una Bologna insuperabile, vincitrice poi del torneo, e due squadre – Napoli e Pisa – alla loro portata. La vittoria con Pisa ha messo gli universitari friulani nella 3^ giornata di fronte ad uno spareggio con i partenopei che hanno fatto però valere una maggiore esperienza, costringendo i cussini ad abbandonare il sogno-medaglia. Questa la rappresentativa udinese: Gianmaria Guadagni, Alessandro Gerometta, Riccardo Tossut, Fabio D’Antoni, Gabriele Mainardi, Paride Bianchini, Alberto Bianchini, Giovanni Corte, Filippo Tuti, Matteo Cianciotta, Alberto Basso, Simone Cengarle, Mattia Tagliapietra.

Allo Stadio Romagnoli, vero e proprio tempio sportivo di un calcio che a Campobasso non c’è più, è andato in scena lo spettacolo del Rugby a 7. Il CUS Udine, meglio noto ormai come Seven del Magnifico, ha offerto una prestazione di assoluto livello tecnico ed agonistico che però tradisce i dichiarati propositi di vittoria dei ragazzi. Una sola e rocambolesca meta nello scontro finale contro il fortissimo CUS Parma ha separato i ragazzi del Seven dal meritatissimo titolo. Per questo splendido ed organizzatissimo gruppo l’appuntamento è rimandato al 2019, dovendosi per ora accontentare della medaglia d’argento, finita al collo di Leonardo Balzi, Francesco, Barella, Cristian Rugger, Dan Gabriel Groza, Marco Properzi Curti, Pietro Rigutti, Antonio Scalettaris, Leonardo Menegaldo, Tommaso Ciprian, Riccardo Gerussi, Luca Zorzi, del player-manager Mattia D’Anna, e dello staff Jacopo Gregorat e Giulio Amistani.

Il CNU è soprattutto sport di squadra e squadra sono stati anche i ragazzi dell’atletica e dello Judo che hanno raccolto risultati importanti e di ottimo livello tecnico.

Una spedizione ridotta al minimo a causa di moltissime assenze quella dei ragazzi dell’atletica che però è riuscita nell’impresa di portare a casa ben quattro medaglie, tutte d’argento, e con tutti e quattro i partecipanti.

Secondo posto per Gabriele Crnigoj nei 110 ostacoli, Matteo Spanu nei 3000 siepi, Marilena Visintin nel lancio del disco e Diego Dalla Costa nei 400 ostacoli: un gruppo unito che ha gestito al meglio anche una difficile trasferta ad Isernia.

Risultati importanti anche per la trasferta della squadra di judo guidata dal tecnico Milena Lovato, che anche in questa edizione non ha fatto mancare il suo consueto apporto di medaglie con l’argento di Eugenio Tassotto (60 kg) e i bronzi al femminile di Giorgia Rossi (52 kg) e Laura Scano (63 kg). Piazzati Elisa Cittaro, Antonio Dal Bianco e Thomas Misson.

Nell’ultimo week end di gare è arrivata anche l’attesa medaglia d’oro assieme a due terzi posti, belli quanto inaspettati. A riempire la casella più prestigiosa del medagliere friulano ci ha pensato Nico Armanelli nel Karate Kumite che ha rispettato il pronostico grazie alle sue qualità indiscutibili di atleta e alle motivazioni dettate dalla mancata partecipazione all’edizione 2017.

Le medaglie di bronzo invece sono arrivate in un settore in cui mancavano da moltissimi anni, il tennistavolo. Terzo gradino del podio per il CUS Udine sia nel singolo che nel doppio rispettivamente per Massimo Pischiutti e per la coppia formata sempre da Pischiutti con il compagno Pietro Loda. Una bella sorpresa e un ottimo risultato ottenuto in un torneo di buon livello tecnico.

Una spedizione che per numeri e valori messi in campo non può che considerarsi positiva quella del CUS Udine in Molise, una rappresentativa sotto i colori dell’Università di Udine che il CUS Udine è riuscito a schierare in quasi tutte le discipline di squadra e in molti settori individuali grazie anche al lavoro di tutto lo staff del presidente Gian Luca Bianchi, di tecnici e dirigenti. L’edizione molisana dei CNU si chiude quindi con soddisfazione e grande voglia di incrementare il bottino per il 2019 dove si tornerà di nuovo al sud in una Napoli che si prepara a vivere anche le Universiadi nell’estate successiva.